La vicenda

Centrale a biomassa

Una Centrale a biomassa a Caresana

Il 30 giugno 2006, con delibera numero 10, il Consiglio Unionale del Co.Ser decide di programmare e verificare la fattibilità della costruzione di una centrale elettrica alimentata a biomassa, dettando delle linee guida, tra le quali il controllo dell’alimentazione della centrale, che dovrà essere, come precisato su tale delibera, paglia e lolla di riso o altro materiale analogo.

Il 6 luglio 2006, con delibera numero 10, il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo “Greppi Giovanni e Andrea” di Caresana, conferma la disponibilità di vendita dei propri terreni in Caresana per l’insediamento di tale centrale.

Il 7 luglio 2006 la RRT AG, allegando le specifiche tecnico-costruttive della centrale, formalizza ufficialmente una preintesa che il Co.Ser protocolla con numero 1356 in data 17 luglio 2006.

Il 25 luglio 2006, con delibera numero 12, il Consiglio Unionale del Co.Ser decide di assentire alla formalizzazione di un contratto tra Co.Ser, Casa di Riposo e un’apposita società della RRT AG con sede in Zug (Svizzera), per la costruzione della centrale. Si da quindi apposito mandato all’Assessore preposto e al Direttore, tra l’altro, di verificare concretamente la disponibilità alla raccolta organizzata della biomassa locale, quale elemento essenziale per la realizzazione dell’iniziativa.

Il 29 dicembre 2006 “La Stampa” a pagina 65 riporta la seguente dichiarazione del direttore della Biopower Vercellese, ditta costituita all’uopo per la realizzazione della centrale a biomassa: “…Siamo venuti qui dopo aver ricevuto, il consenso delle popolazioni attraverso i loro Consigli comunali…”.

Perplessità:

  • Nessuna informazione alla cittadinanza prima di deliberare un progetto di tale entità.
  • Nessuna concertazione coi cittadini prima di dar corso a tali delibere ed assumere decisioni così importanti.
  • Un lasso di tempo brevissimo (7 giorni) dalla decisione di verificare la fattibilità del progetto, all’individuazione del sito, alla scelta della ditta costruttrice, per un progetto del valore di circa 63 milioni di euro con un fortissimo impatto sul territorio di Caresana.
  • La decisione di adottare come carburante la biomassa nella cui definizione la legge italiana prevede anche la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.
  • Nella delibera 10 del Co.Ser è previsto come carburante l’utilizzo di paglia, lolla o altro materiale analogo
  • La ditta formalmente individuata con la delibera numero 12, dalle informazioni in nostro possesso, risulta non aver mai costruito in precedenza centrali a biomassa di questo tipo e pertanto non ci sono riscontri oggettivi che dimostrino la validità o meno di tale progetto.
  • La delibera numero 12 definisce chiaramente e senza ombra di dubbio, che per la realizzazione dell’iniziativa, l’elemento essenziale sarà la biomassa locale, ad oggi, 25 luglio 2007, dalle informazioni in nostro possesso, risulta che in primo luogo sul territorio unionale, seppur allargato eventualmente ai territori limitrofi, non ci siano quantità di paglia e lolla sufficienti (studio della Provincia di Vercelli).
  • Nessun consiglio comunale per deliberare e approvare questo progetto.
 


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